Che tipo di rapporto esiste tra horror e heavy metal? È risaputo: l’immaginario orrorifico (non solo cinematografico, ma anche letterario) ha profondamente influenzato la nascita e lo sviluppo del metal.

L’ultimo film del regista Sean Byrne, The Devil’s Candy, nei cinema dal 7 settembre, propone un dialogo fra musica metal e cinema horror.  La “Musica del diavolo” è la vera protagonista del film, l’elemento essenziale della narrazione. Scopri le celebri canzoni che compongono la sua terrificante colonna sonora.

Partiamo da qualcosa di meno “pesante”: i Metallica

Quando all’inizio degli anni ‘90 i Metallica decisero di cambiare il loro modo di fare musica (oltre che il loro look), molti fans non la presero bene. Eppure, polemiche a parte, il gruppo è ancora oggi considerato uno dei massimi esponenti del genere metal, al pari dei Black Sabbath e degli Iron Maiden.

Nel film, il protagonista Jesse è un pittore metallaro che per trovare l’ispirazione si affida proprio alla musica del gruppo musicale di Los Angeles: lo si vede chiaramente in una delle prime scene, quando Jesse è alle prese con il suo nuovo dipinto, mentre Am I evil stimola la sua creatività.

BABYLON

Play it again for me, the devil!

Se è vero il diavolo si nutre di musica metal, allora in The Devil’s Candy rischia di fare indigestione. Oltre i Metallica, anche altri due celebri gruppi, i Machine Head e gli Slayer, contribuiscono al sound del film rispettivamente con Sail into the Black e You Against you.

A fare compagnia a questi complessi storici ci sono anche nuovi protagonisti della scena musicale internazionale, appartenenti a sottogeneri differenti: il drone doom metal è rappresentato dai Sunn O))) (Belürol Pusztit e Decay 2); mentre lo stendardo del thrash metal è tenuto alto dai Cavalera Conspiracy e la loro Killing inside.

Non possono naturalmente mancare componimenti e gruppi ancora più “diabolici”: gli svedesi Ghost, famosi per i plurimi riferimenti al diavolo presenti nei loro testi (come testimonia anche From the pinnacle to the pit), e i Goya, autori di Blackfire.

Non di solo metal vive il diavolo

Ma, sebbene il metal sia il genere musicale predominante all’interno del film, la colonna sonora è composta anche da canzoni ed autori “alternativi”.

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Se Spiderbait (Conjunctivism) e PJ Harvey (The Devil) offrono una ventata d’aria fresca grazie al loro cupo ed energico alternative rock, è quantomeno curiosa la presenza dei The Wanton Bishops, gruppo rock blues libanese che, con Shake, accompagnano le (poche) sequenze di quiete familiare.

Insomma, come hai visto ce n’è davvero per tutti i gusti. E allora, che cosa aspetti? Afferra la chitarra elettrica e vai con l’headbanging! The Devil’s Candy e la sua mefistofelica colonna sonora ti aspettano al cinema dal 7 settembre.