“Non esistono favole non cruente”, scriveva Franz Kafka. Ed è proprio grazie alle fiabe che, sin dall’infanzia, abbiamo imparato quanto possa essere spaventoso il bosco. Un luogo buio e pieno di insidie, che insieme all’immancabile casa stregata crea una delle ambientazioni privilegiate dei film horror.
Non aprite quella porta (1974)
Il più classico degli slasher, dove l’efferato macellaio Leatherface agisce in una casa circondata dal bosco. Tre sequel e ben due remake negli anni 2000.
Venerdì 13 (1980)
Chi non ricorda il famigerato campeggio di Crystal Lake? Sean S. Cunningham dirige il primo capitolo della saga che crea la leggenda di Jason Voorhees.
La casa (1981)
Primo titolo della fortunatissima saga di Sam Raimi, che pone una delle regole base dell’horror: se decidete di andarvene in una casa in montagna con gli amici, sappiate che potreste non tornare più.
Phenomena (1984)
Una decapitazione nel bosco, un inquietante college svizzero e un entomologo sulle tracce di un assassino. E il soprannaturale firmato Dario Argento si tinge di verde.
The Blair Witch Project (1999)
Cult degli anni ’90 e grande successo al botteghino, BWP rilancia la moda del mockumentary nell’horror inaugurata da Cannibal Holocaust. E il bosco diventa protagonista assoluto.
Il mistero di Sleepy Hollow (1999)
La leggenda della valle addormentata secondo Tim Burton. In un film dove, neanche a dirlo, la foresta ricorda quella di una favola (nera).
Wrong turn -Il bosco ha fame (2003)
La foresta inghiotte e divora. Specialmente se si tratta dei boschi spettrali in West Virginia: il nascondiglio ideale per efferati cannibali.
Dead End- Quella Strada nel Bosco (2003)
Tutti gli appassionati di horror lo sanno: mai prendere una scorciatoia. Perché, anche il giorno di Natale, potreste ritrovarvi nei guai. E passare delle feste rosso sangue.
The Village (2004)
Un horror atipico e altamente metaforico, dove il bosco delimita i confini di un antico villaggio minacciato da oscure creature. Ma niente è come sembra.
Il bosco fuori (2006)
Diretto dall’esordiente Gabriele Albanesi e prodotto in USA da Sam Raimi. La formula è sempre la stessa: famigliola felice ostaggio di maniaci piscopatici. E il bosco fuori.
Shrooms – Trip senza ritorno (2007)
Scream docet: in un film horror, mai bere o assumere droghe. Specie se si tratta di funghi allucinogeni che possono farti perdere il controllo nella foresta irlandese.
L’ultima casa a sinistra (1972 e 2009)
C’è quello di Was Craven -nonché suo film d’esordio- oppure il remake più recente del greco Dennis Iliadis. Dove il bosco continua a fare paura.
Quella casa nel bosco (2012)
Uno degli horror più avvincenti e originali degli ultimi anni: non aspettatevi la solita casa infestata sperduta nella foresta. Da vedere.
Il 24 settembre arriva nelle sale The Green Inferno. Pronti a farvi inghiottire dalla foresta Amazzonica?