Pensa per un attimo alle fiabe che hanno contraddistinto la tua infanzia. Se ci pensi bene, la maggior parte di queste sono ambientate all’interno di una foresta. È in un bosco che si perdono Hansel e Gretel, ed è un bosco quello che Cappuccetto Rosso deve oltrepassare per recarsi dalla nonna.
È risaputo che le opere di finzione hanno spesso attinto ad eventi reali, talvolta ambientati in luoghi sinistri dai quali è meglio rimanere alla larga. La foresta di Aokigahara è solo uno di questi luoghi. Prima di vedere l’horror Jukai – La Foresta dei suicidi, nei cinema dal 28 settembre, lasciati accompagnare in un viaggio alla scoperta di foreste più terrificanti all’interno delle quali non vorresti mai perderti.
La Foresta di hoia-baciu
Se Bram Stoker decise di scrivere Dracula e ambientarlo in Romania un motivo ci sarà ben stato. Lo scrittore irlandese, come noto, si ispirò alla vita di Vlad Tepes, ma trasse ispirazione anche dal tetro paesaggio della Transilvania. Proprio nella regione rumena si trova una foresta inquietante che parrebbe essere uscita dalle pagine del romanzo di Stoker: la foresta di Hoia-Baciu. Si dice che coloro che vi si sono addentranti non hanno fatto più ritorno. Che siano stati rapiti dai demoni che abitano la foresta?
Il Bosco di Pluckley
Nella ridente contea di Kent, nel sud della Gran Bretagna, ci si può imbattere nel bosco di Pluckley. Di giorno, il bosco è un luogo piacevole dove recarsi per un pic-nic, ma quando cominciano a calare le tenebre è meglio essere già seduti al bancone di un pub a sorseggiare una birra. La notte, infatti, spiriti inquieti vagano nel bosco urlando con le loro voci stridule e strazianti.
La Randolph Forest
È una curiosa coincidenza che la foresta più inquietante degli Stati Uniti si trovi nel Maine, la patria di Stephen King. La foresta di Randolph è caratterizzata da un tappeto sonoro orrorifico: urla e grida che, la notte, si elevano fino al cielo. Non di rado, qualche scriteriato escursionista notturno si trova a fare i conti con i fantasmi che infestano la zona e, in particolare, con il più celebre di questi: “Bycle Larry”. Se un giorno ti troverai nel folto della foresta di Randolph, verso il tramonto, e udirai il rumore di una bicicletta che sembra venire verso di te, non pensarci due volte: scappa!
L’isola delle bambole
Nei pressi di Città del Messico si trova un luogo misterioso ed inquietante: l’isola delle bambole. Non si tratta propriamente di un’isola, dato che si trova sulla terraferma. Bensì di un bosco sulle rive del fiume disseminato di corpi di bambole appese agli alberi. Si narra che tutto cominciò alla metà del secolo scorso, quando un uomo assistette alla morte per annegamento di una ragazza. Scosso dall’accaduto e convinto che lo spirito della defunta lo volesse perseguitare, l’uomo cominciò a tappezzare il bosco adiacente con una serie di bambole, nel tentativo di ingraziarsi lo spirito. Oggi l’Isola delle bambole è divenuto un luogo turistico, ma non ha perso il suo macabro fascino.
La foresta di Aokigahara
Arriviamo, infine, alla foresta di Aokigahara. Questo “mare di alberi” si estende ai piedi del monte Fuji, in Giappone. Si tratta di un luogo tetro nel quale le persone si recano per togliersi la vita. Secondo le credenze popolari, coloro che si tolgono la vita all’interno della foresta si trasformano in yūrei, gli spiriti maledetti che continuano a vagare per la foresta.
È in questo luogo tetro che si inoltrerà Sara, alla ricerca della sorella gemella Jess. Jukai – La Foresta dei suicidi ti aspetta al cinema dal 28 settembre.