Regia: Jovanka Vuckovic, St. Vincent, Roxanne Benjamin, Karyn Kusama e Sofia Carrillo
Con: Natalie Brown, Jonathan Watton, Peter DaCunha
Horror, durata 77 min. USA 2015
Un’antologia horror tutta al femminile. L’episodio The Boxe (diretto da Jovanka Vuckovic) mette in scena un pericolo oscuro, mortale quanto indefinito nei contorni. Al centro della narrazione, fortemente straniante, c’è Susan Jacobs (Natalie Brown), che assiste impotente al lento lasciarsi morire di fame dell’intera famiglia.
The Birthday Party, debutto della cantante St. Vincent (qui firma Annie Clark).
Mary (Melanie Lynskey), è una madre facoltosa, che vive con la figlia, il marito e una tutrice dalle sembianze dittatoriali in una grande casa a vetri dalle linee moderniste. E’ il giorno del compleanno, come allude il titolo, e la donna scopre che il consorte è deceduto alla sua scrivania. Presa da un attacco isterico, cerca di nascondere in ogni modo l’evento, in un susseguirsi di scenette farsesche da slapstick con una nota macabra.
In Don’t fall (dretto da Roxanne Benjamin) un gruppo di ragazzi decide di addentrarsi nella natura per fare una scampagnata e inerpicarsi per dei sentieri in mezzo a un bosco. Gretchen (Breeda Wool) si graffia su una roccia e scopre in quell’istante che sulla medesima c’è una pittura rupestre realizzata col sangue. La sera la lieve ferita si infetta e la porta ad una trasformazione in un antico demone.
L’ultimo episodio, Her only living son, è diretto da Karyn Kusama: come nel polanskiano Rosemary’s Baby – Nastro rosso a New York, il terribile segreto è scoperto dalla protagonista non mentre è in dolce attesa, ma con un erede già adolescente. Il succedersi di indizi rivelano la mefistofelica paternità.