Da Lolita a Rambo: se dovessimo usare solo delle icone rappresenteremmo così l’arco di trasformazione di Jen, protagonista di Revenge. Il primo “rape and revenge movie” girato da una regista donna, Coralie Fargeat, racconta la storia di una donna, la quale, dopo uno stupro, si prende la sua vendetta sanguinaria ai danni dei suoi aguzzini.
Sono tantissimi, al cinema, i personaggi femminili divenuti cult, sfuggiti alla morte in condizioni estreme o desiderose di vendetta. Pensiamo alla Ripley di Alien o alla Nikita di Besson.
Ne abbiamo scelte cinque con diversi sfumature di temperamento, ma tutte, a loro modo, “badass”.
Beatrix Kiddo (Kill Bill): “Quella donna merita la sua vendetta e noi meritiamo di morire” recita un profetico Michael Madsen nel ruolo di Budd. Uma Thurman dopo Mia Wallace in Pulp Fiction, torna alla luce aurea con Kill Bill: acceccante, di giallo vestita ricordando Bruce Lee, e accecata dalla vendetta nel dittico di Kill Bill. La sequenza degli ottantotto folli e il finale della saga sono antologia delle eroine al cinema.
Ellen Ripley (Alien): Vent’anni prima della Kiddo però c’è stata il tenente Ellen Ripley, il ruolo più iconico di Sigourney Weaver. Nello spazio profondo, “dove nessuno ti sente urlare”, fiorisce un personaggio femminile che mischia bellezza androgina e sensualità, terrore e furia vendicatrice contro l’alieno più pauroso di tutta la settima arte.
Pam Grier: ci sembra doveroso, visto che parliamo del filone exploitation, quello da dove deriva il “rape and revenge movie”, citare un icona come Pam Grier. Negli anni ‘70, diretta da registi specializzati come Russ Meyer o Jack Hill (Coffy, Foxy Brown) l’afro americana Pam Grier divenne una star vestendo i panni di un personaggio forte e indipendente che non disdegnava pistole o fucili a canne mozze. Tarantino l’ha voluta per il suo Jackie Brown.
Katniss Everdeen (Hunger Games): la saga dai libri distopici tratta dai libri di Suzanne Collins è forse tra i miglior young adult in circolazione e lo è soprattutto per il personaggio di Katniss Everdeen che al cinema ha il volto angelico di Jennifer Lawrence. Katniss non è una semplice eroina ma una ribelle che ha capito l’importanza dell’immagine e dei pericoli relativi alla manipolazione del corpo ad uso e consumo della società.
Erin Brockovich: chiudiamo con un esempio insolito, il personaggio che è valso l’Oscar a Julia Roberts non imbraccia katana o archi. Le sue armi sono la verità, la caparbietà, l’essere madre, donna, lavoratrice. Un thriller, quello di Soderbergh, che è anche un meraviglioso ritratto di donna con le sue forze e debolezze.
Dopo l’uscita al cinema di Revenge, siamo sicuri che Jen (Matilda Lutz) entrerà di diritto in una nuova top 5 di donne “badass”.
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