Ai margini di una piccola cittadina rurale, la giovane Sarah si sta costruendo una nuova vita con suo figlio Chris. Ma, poco dopo il trasloco, quest’ultimo inizia a manifestare inquietanti cambiamenti. Come se non bastasse, a complicare le cose, provvedono anche un’enorme buca nella foresta e misteriosi vicini.
È ciò che accade in Hole – L’Abisso di Lee Cronin, in arrivo nelle sale cinematografiche a partire dal 10 ottobre.
Si tratta soltanto dell’ultimo esempio di film dell’orrore al cui interno hanno un ruolo rilevante i rapporti tra madre e figlio.
Mamma, ho perso la brocca!
Senza tornare fino agli albori della Settima arte è bene citare l’ossessione che lo psicopatico Norman Bates nutre nei confronti della defunta madre in Psycho, capolavoro di Alfred Hitchcock, da cui sono nati tre sequel, un remake e la serie televisiva Bates motel, ambientata ai giorni nostri, con una versione adolescente del folle protagonista.
Un folle che è di sicuro l’antenato di diversi assassini seriali visti sul grande schermo; dall’immortale Jason Voorhees, che a partire dal secondo Venerdì 13 inizia la sua lunga mattanza di campeggiatori per vendicare la genitrice morta decapitata, a sua volta responsabile di un massacro per vendicare il figlio annegato nelle acque del Crystal lake, al Frank Zito del violentissimo Maniac di William Lustig, “collezionista” di scalpi femminili in quanto vittima di un trauma infantile legato alla madre prostituta.
Da Henry – Pioggia di sangue a Shining
Del resto, la figura di Zito – poi al centro anche di un rifacimento del 2012 interpretato da Elija Wood – si rifece dichiaratamente a quella del prolifico serial killer realmente esistito Henry Lee Lucas, che nel crudo Henry – Pioggia di sangue apprendiamo, appunto, essere tormentato dalla stessa tipologia di trauma.
E, rimanendo nell’ambito di serie horror risalenti agli anni Ottanta, è bene ricordare anche l’assurdo legame che si instaura in Nightmare 5 – Il mito di Stephen Hopkins tra la protagonista Alice e il figlio non ancora venuto al mondo, sul quale ha messo gli occhi l’artigliato Signore degli incubi Freddy Krueger.
Artigliato Signore degli incubi contro cui si trova a combattere, proprio per difendere suo figlio, Heather Langenkamp in Nightmare – Nuovo incubo di Wes Craven.
Ma come possiamo dimenticare il piccolo Danny Torrance che, dotato di una particolare facoltà (vi ricordate il nome?) che lo porta ad avvertire inquietanti visioni, affianca la propria mamma nell’isolato Overlook Hotel per sfuggire all’impazzito padre Jack, armato di ascia, in Shining di Stanley Kubrick?
Midnight (movie) Factory!
A proposito di produzioni cinematografiche derivate dal caro vecchio King, poi, bisogna citare obbligatoriamente anche le burrascose vicissitudini portate avanti dalla studentessa dotata di poteri psicocinetici e una madre bigotta, posta al centro del classico anni Settanta Carrie – Lo sguardo di Satana di Brian De Palma.
E come si fa a non citare il cult Babadook di Jennifer Kent, incentrato su una vedova il cui bambino sembrerebbe essere perseguitato da uno spirito malvagio visto in un libro di fiabe?
Per non parlare dell’adottivo Cody di Somnia di Mike Flanagan, i cui sogni, mentre dorme, si manifestano nella realtà, come veri e propri incubi, o delle intrecciate trame familiari al centro di Hereditary – Le Radici del Male di Ari Aster.
Possiamo ricordare infine i gemelli di Goodnight Mommy di Veronika Franz e Severin Fiala, i quali vedono sempre più minacciosa la propria madre da quando è tornata dall’ospedale, dove si è sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica.
Un’elenco finito di titoli ma solo perché in attesa dell’uscita del terrificante Hole – L’Abisso, dal 10 ottobre al cinema.