Quando chiama uno sconosciuto (1979)
Sei solo in casa, il telefono squilla, e la chiamata prende subito una piega inquietante. Per poi accorgerti che lo sconosciuto dall’altro capo del telefono si trova nella stanza accanto. Prima che succedesse alla malcapitata Drew Barrymore in “Scream”, la famosa leggenda metropolitana era stata trasposta nel thriller di Fred Walton. Controlla bene tutte le stanze prima di metterti a dormire.
Alligator (1980)
Chi non ha mai sentito parlare dei coccodrilli delle fogne newyorchesi? Si dice che tutto ebbe inizio quando un bambino gettò nel gabinetto un cucciolo di alligatore, che poi avrebbe dato vita a una pericolosissima razza mutante. Il regista Lewis Teague sposta la vicenda a Chicago, portando sul grande schermo la leggenda del temibile coccodrillo.
The Hitcher – La lunga strada della paura (1986)
Mai dare un passaggio agli sconosciuti: perché dietro un anonimo autostoppista potrebbe nascondersi un efferato serial killer. Robert Harmon dirige un autentico cult degli anni ’80, portato nuovamente al cinema nel 2003 con un sequel e nel 2007 con il remake di Dave Meyers.
CandyMan- Terrore dietro lo specchio (1992)
Mentre il film è ispirato ad un racconto, la figura di Candyman deriva dall’agghiacciante e diffusissima “storia dell’uncino”, citata dallo stesso Stephen King come emblema della leggenda metropolitana: due fidanzati appartati in auto sentono alla radio dell’evasione di un maniaco con un uncino al posto della mano. La ragazza insiste per andarsene e, una volta arrivati a casa, trovano l’uncino incastrato nella portiera della macchina…
Urban Legend (1998)
Un cult che ha segnato generazioni di spettatori, concentrando le principali leggende metropolitane in un solo film. Numerose le urban legend citate, da quella sul cane ucciso brutalmente fino all’avventore di un bar che, dopo essersi portato a casa una sconosciuta, si risveglia l’indomani nella vasca da bagno senza reni. Attaccato al collo trova un cartello che dice: “chiama l’ambulanza o sei morto”.
Ring (1998)
Numerosi gli adattamenti cinematografici del romanzo dello scrittore giapponese Koji Suzuki. Non è chiaro se l’autore si sia o meno ispirato a una leggenda metropolitana: certo è che la figura di Sadako (o Samara) si è guadagnata un ruolo di primissimo piano nella mitologia horror. Per quanto riguarda la videocassetta killer, si racconta che in Canada fossero stati diffusi una serie di film contenenti messaggi subliminali che istigassero al suicidio…
The blair witch project (1999)
Una leggenda metropolitana confezionata ad hoc (con tanto di sito online), creata per lanciare uno dei più grandi successi cinematografici horror di sempre. Parliamo della scomparsa di quattro giovani cineasti in una foresta del Maryland, e di cui, qualche anno più tardi, è stato ritrovato un agghiacciante filmato in presa diretta. Una storia che venne diffusa alla vigilia dell’uscita del film nelle sale, per anni tramandata come una delle leggende metropolitane di maggior successo.
The Mothman Prophecies – Voci dall’ombra (2002)
Tratto dall’omonimo romanzo di John Keel, il film di Mark Pellington e interpretato da Richard Gere si ispira alla leggenda dell’uomo falena, ritenuto presagio di morte. L’orrenda creatura è stata avvistata in numerose zone dell’America, tanto da divenire una storia diffusissima nel territorio statunitense.
Hostel (2005)
Primo capitolo della fortunata trilogia prodotta da Quentin Tarantino, che consacra Eli Roth nell’olimpo delle star del gore. Il regista, come accade nel coevo “Turistas”, recupera la leggenda del rene trafugato e l’atroce realtà del traffico illegale di organi, dando vita a un mix riuscitissimo di sangue e tensione.
It follows, al cinema dal 6 luglio
Le leggende metropolitane tornano in sala con la storia della giovane Jay (Maika Monroe) che, dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, si ritrova perseguitata da strane visioni e dalla sensazione inevitabile che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. Questa oscura presenza le darà la caccia senza sosta. Realtà o finzione? Per scoprirlo, vi diamo appuntamento al cinema.