Gli amanti del grande schermo e della tensione le adorano, ma per loro esiste un solo sentimento: l’odio più profondo, da miscelare con sadismo, vendetta ed efferati delitti. Se pensi che la matrigna di Cenerentola fosse il massimo della crudeltà, bé, ti sbagli di grosso. Te lo dimostriamo con questo poker di mamme davvero terribili.
Mamma Bates in «Psycho» (1960)
Non ci sono dubbi: è lei madre di tutti i mali, e di certo una delle sue più inquietanti incarnazioni di celluloide. La signora Bates è infatti la diretta responsabile delle turbe del figlio Norman, magistralmente interpretato da Anthony Perkins nel capolavoro di Alfred Hitchcock.
Arroccato nella sinistra dimora che affianca il suo squallido Motel, Norman nasconde un terribile segreto, che verrà alla luce in una degenerazione schizofrenica che rasenta i limiti dell’incubo (alzi la mano chi non guarda con sospetto le tende della doccia). Il merito? tutto della dolce mammina castratrice.
Che mamma è: Madre edipica
Che regalo vorrebbe: Una degna sepoltura
La frase da ricordare: «II miglior amico è la propria madre» (pronunciata da Norman)
Beverly Sutphin in «La signora ammazzatutti» (1994)
Fa paura e ne va fiera. Più che una madre di famiglia, Beverly è una matrona schizofrenica con la mania del controllo assoluto. Il suo forte? Telefonate oscene alle vicine di casa, omicidi a colpi di cosciotto e violenze cieca contro chiunque (secondo lei) osi minacciare la sua amata famigliola.
Arriverà in tribunale, ma solo per uscirne come un’eroina. D’altronde, davvero qualcuno credeva di poterla fermare?
Che mamma : Pluriomicida impenitente
Che regalo vorrebbe: Assoluzione completa
La frase da ricordare: «È la casa della signora testadicazzo?».
Margaret White in «Carrie – Lo sguardo di Satana» (1976)
Una delle mamme più spaventose del filone horror arriva dritta dritta dalle pagine di Stephen King. Certo, sua figlia Carrie le dà un bel da fare, sempre a lamentarsi delle angherie subite ai compagni di scuola.
Così, la folle Margaret si convince che è posseduta dal demonio: la sua unica preoccupazione diventerà quella di sacrificare la propria figlia a Dio. Ma non senza aver prima fatto i conti con lo sguardo di Satana.
Che mamma è: Modello Angelo sterminatore
Che regala vorrebbe: Un kit completo da esorcista
La frase da ricordare: «Rideranno tutti di te»
Pamela Voorhees in «Venerdì 13» (1980)
«Chi è l’assassino in Venerdì 13?», chiede il misterioso killer ad una spaventatissima Drew Barrymore in Scream (1996). Ma sbagliare la risposta dell’indovinello ha un prezzo molto alto, specie se l’enigma riguarda una delle pellicole slasher più famose e imitate di sempre.
Nel 1980 il regista Sean S. Cunningham crea il mito di Jason, che con la sua maschera da portiere di hockey nutrirà i nostri incubi con nove film e una serie tv. Ma se il povero e deforme ragazzone fa un uso improprio dell’ascia, la colpa è comunque da imputare a mamma Voshees. Perché l’assassino ti siede accanto, anche in famiglia.
Che mamma è: Fan della vendetta e del sangue
Che regalo vorrebbe: La chiusura definita del campeggio Crystal Lake
La frase da ricordare: «Jason, mamma ti sta parlando. Jason, mamma ti sta parlando!»