È sempre stato uno dei protagonisti. Letteratura, pittura, scultura. E naturalmente cinema. Il demoniaco è sempre stato uno dei filoni più fecondi del grande schermo. Dal 1 febbraio è in arrivo un nuovo demone che letteralmente vi farà perdere il sonno.

Slumber – Il demone del sonno è la storia di una entità malvagia “mascherata” da paralisi del sonno che tormenta le notti di una famiglia. Ma il Male ha più rappresentazioni. Nei film e nella storia dell’arte.

In principio erano serpenti e draghi

“Satana” è nato nel 553 d.C., reso ufficiale dal Consiglio Ecumenico. Fino a quel momento il Male nell’Arte era solo rappresentato attraverso serpenti e draghi. Dal VI secolo in poi diventa invece una “persona”.

L’arte medievale: il demonio è nel paganesimo

Nel medioevo “l’immagine pubblica” del diavolo prende spesso la forma di diversi tipi di animali. Un buon gioco per la Chiesa: la capra e il serpente erano simboli pagani, ed è stato facile associarvi la figura del diavolo.

Rinascimento: il Diavolo diventa invisibile

Difficile vedere il demonio nei quadri e nelle rappresentazioni artistiche del Rinascimento. L’esempio arriva da un affresco di Giotto all’interno della Basilica di San Francesco ad Assisi: l’immagine di Satana è stata trovata da alcuni restauratori nel 2011 nascosta tra le nuvole presenti nel pannello che raffigura la morte del Santo. Una precisa volontà di tutti i grandi artisti del Rinascimento: il demonio diventa invisibile, ma sempre presente.

Il demonio del Barocco

Nell’epoca del Barocco il diavolo diventa umano. Il simbolo è Lucifero, l’angelo caduto. L’influenza di questi anni nell’Arte arriva dalla letteratura, con il capolavoro di John Milton Il Paradiso Perduto. Il Diavolo diventa romantico.

Goethe e Faust, e il diavolo diventa Dandy

Nel 1800 il diavolo nell’Arte cambia di nuovo. La figura diventa spiccatamente umana, di nuovo grazie alle influenze della letteratura. Goethe e il Faust aprono la via, e il diavolo non diventa più spaventoso, ma astuto e suadente. Cerca anime.

Il demonio notturno: L’Incubo di Füssli

Un mostro con tutte le caratteristiche note del demoniaco seduto su una giovane donna addormentata. È L’incubo di Johann Heinrich Füssli a portare nell’arte il tema dell’incubo e della paralisi del sonno, un olio su tela realizzato nel 1791 e conservato nel Goethe Museum di Francoforte. L’artista, basandosi sullo stesso modello, ha realizzato diverse versioni dell’opera. Un quadro spaventoso, arricchito dal volto di una cavalla che arriva dalla tenda sullo sfondo.

Il demoniaco torna al cinema

Per la specialista Alice i problemi di un bambino sono legati alla paralisi del sonno. Vive da sveglio i propri incubi. Ma c’è altro. Una presenza malvagia che si aggira mentre il piccolo e la sua famiglia dormono. Basterà la scienza o è qualcosa che la ragione non può spiegare? Questo è Slumber – Il semone del sonno, il nuovo film che Midnight Factory porta nelle sale dal 1 febbraio.