Ai margini di una piccola cittadina rurale, la giovane Sarah si sta costruendo una nuova vita con suo figlio Chris; ma, poco dopo il trasloco, quest’ultimo inizia a manifestare inquietanti cambiamenti. A complicare ulteriormente la situazione, ci pensano i misteriosi vicini e…un’enorme buca nella foresta.
È ciò che accade in Hole – L’Abisso di Lee Cronin, al cinema dal 10 ottobre.
Un film che va ad incrementare ulteriormente il numero di quelli di genere, derivati da spaventose leggende, come i seguenti!
Cadere nell’Abisso… del Changeling!
Il film di Cronin, nelle sale dal 10 ottobre, prende ispirazione dal cosiddetto Changeling, una creatura fantastica del folklore europeo, simile alle fate, che rapisce i bambini per succhiarne l’energia vitale. La credenza popolare vuole che questa creatura si sostituisca ai bambini per trasformarsi in un vero e proprio essere umano dai comportamenti diversi da quelli del bambino, tanto da insospettire gli adulti. Gli stessi sospetti che in Hole – L’Abisso tormentano la madre Sarah nei confronti di suo figlio Chris. Questo mito europeo ispirò anche nel 1980 il Changeling di Peter Medak in cui un musicista, dopo aver perso moglie e figlia in un incidente stradale, si trasferisce in una casa frequentata dal fantasma di un bambino morto settant’anni prima.
La Llorona
Spirito maligno, terribile, dimenticato da Dio, è una delle figure più iconiche e conosciute del folklore latinoamericano. Secondo la leggenda, si tratta di una madre disperata in lacrime che attraversa fiumi e corsi d’acqua, aspettando nell’oscurità per trascinare via chi si comporta male o va in giro fino a tardi. Nel 2019, “la donna che piange” fa la sua prima apparizione di fronte al pubblico mainstream con La Llorona – Le Lacrime del Male di Michael Chaves.
Il leprecano
È il folletto tipico del folklore e della mitologia irlandese, dedito alla costruzione di scarpe e particolarmente geloso del proprio oro. In una versione decisamente mostruosa, nel 1993 è il sanguinario protagonista di una delle saghe horror più famose Leprechaun, costituita da sei lungometraggi e dal reboot televisivo datato 2018 Leprechaun returns. Alla stessa leggenda si è rifatto nel 2018 anche Zach Lipovsky con Leprechaun: Origins.
L’uncino
La leggenda metropolitana, famosa negli Stati Uniti, del criminale scappato di prigione e pericolosamente armato di uncino ha influenzato con molta probabilità So Cosa Hai Fatto di Jim Gillespie, derivato nel 1997 da un romanzo di Lois Duncan e generatore dei sequel Incubo finale di Danny Cannon e Leggenda Mortale di Sylvain White. Ancor più vicino a tale leggenda è Lovers Lane – Viale dei Delitti, diretto nel 1998 da Jon Steven Ward.
Urban legends
Il misterioso omicida nascosto sul sedile posteriore dell’automobile in viaggio. I rumori sul tettino della macchina parcheggiata che si scoprono poi essere generati dai piedi di un ragazzo impiccato e pendente dall’alto che vi sbattono. Un cagnolino trovato morto nel forno a microonde. Sono soltanto alcune delle leggende metropolitane riportate nel 1998 in Urban Legend di Jamie Blanks, slasher derivato dal successo di Scream e So Cosa Hai Fatto che ha poi avuto nel 2000 il sequel Urban Legends: Final Cut di John Ottman.
Bloody Mary
Altro capitolo interessante nel ricco panorama delle tetre leggende metropolitane riguarda un mito che oggi dà il nome a un famosissimo cocktail. Si prendono delle candele, ci si posiziona nottetempo davanti ad uno specchio e si pronuncia per tre volte Bloody Mary girando su se stessi per altrettante volte. La leggenda metropolitana vuole che, se il rituale va a buon fine, il diretto interessato può vedere comparire alle proprie spalle, nello specchio, il malvagio spirito irrequieto in questione. Nel 2005 vi si è ispirata Mary Lambert per mettere in piedi il suo direct to video Urban Legend 3, dalla trama soprannaturale e distaccata, come quella che aveva caratterizzato i due thriller precedenti.
Lilith
Presente nelle antiche religioni mesopotamiche e nella prima religione ebraica, nelle leggende dell’antica Roma e del Medioevo appartiene ai succubi, demoni che seducono gli uomini per avere rapporti sessuali e sottoporli alla loro volontà. Il cinema ha avuto modo di proporcela in diverse versioni: dietro le sembianze di una bellissima donna impegnata ad uccidere tutti i manager di una rivista di moda ne La Regina dell’Inferno di Dominique Othenin-Girad, a capo dei vampiri di 30 Giorni di Buio II di Ben Ketai e de Il Piacere del Sangue di Gilbert Adler e impegnata ad adescare un giovane durante le vacanze di Primavera in Succubus – Diabolicamente Fatale di Kim Bass.
Gli alligatori nelle fogne
Una delle leggende americane più famose vuole che sotto le fogne di New York esistano colonie di coccodrilli che, quando erano cuccioli, vennero gettati nel water da coloro che li avevano acquistati come animali domestici. Con l’alligatore trasformato in un essere di gigantesche dimensioni, vi si è ispirato nel 1980 Alligator di Lewis Teague, seguìto undici anni più tardi da Alligator II: The Mutation di Jon Hess.
Pensate che le leggende spaventose facciano più paura raccontate al buio con una torcia puntata in faccia? E se la luce fosse solo quella del grande schermo di un cinema?
Con Hole – L’Abisso, dal 10 ottobre al cinema, proverai che la sala buia di un cinema non ha mai fatto così paura…