Distribuita da Koch Media nella collana Midnight Factory, sarà disponibile a partire dal 9 Agosto l’edizione home video – in limited edition con booklet sia blu-ray che DVD – di Downrange, co-produzione tra Giappone e Stati Uniti diretta da Ryûhei Kitamura.
Al centro del lungometraggio abbiamo sei studenti universitari che, in seguito allo scoppio di uno pneumatico su una desolata strada di campagna, si ritrovano a piedi e presi di mira da qualcuno pronto ad attaccarli senza pietà.
Ma andiamo a dare uno sguardo alla carriera del cineasta nipponico, trasformatosi negli anni in uno dei nomi più noti legati alla cinematografia di genere dagli occhi a mandorla.
Yakuza Zombies
Nato nel 1969 a Osaka, Kitamura debutta dietro la macchina da presa nel 1996 con il mediometraggio d’azione Heat after dark, un anno prima di dedicarsi al Down to hell che, incentrato in soli quarantasette minuti su un vendicativo giovane resuscitato dopo essere stato ucciso da quattro banditi in una caccia all’uomo e sepolto in una foresta maledetta, fa in un certo senso da prequel al film che lo ha reso noto al pubblico degli appassionati: Versus.
Ambientato nella “Foresta della Resurrezione”, quest’ultimo, datato 2000, guarda dichiaratamente a La casa, Commando e alla saga Mad Max nell’inscenare il movimentatissimo e spettacolare scontro tra un giovane evaso di prigione e i killer della yakuza, i quali hanno preso in ostaggio una angelica ragazza in possesso del potere del posto. Tra presente, passato e futuro, con morti viventi in agguato.
Tra manga e samurai
Sorvolando su escursioni televisive, cortometraggi, documentari e il prodotto d’animazione Baton, il suo nome si lega anche a diverse trasposizioni cinematografiche da fumetti e cartoon, dal fantascientifico Alive a Lupin III, rispettivamente del 2002 e del 2014.
Senza contare Azumi e Sky high, entrambi del 2003 e il primo dei quali riguardante dei samurai, a differenza di LoveDeath, girato nel 2006 e atto a concretizzarsi in uno yakuza movie infarcito di bizzarrie tipiche del regista (citiamo soltanto il vibratore a forma di pistola).
E, sempre a proposito di samurai, ma non derivato da vignette disegnate, va ricordato Aragami, anch’esso del 2003.
… e venne Godzilla!
Tappa importante della filmografia kitamuriana è, sicuramente, Godzilla: Final wars, in cui, nel 2004, riporta in azione il lucertolone radioattivo più famoso della Settima arte, ibernato in Antartide dagli anni Settanta e che si risveglia per affrontare sia il Mostro X (che si tramuta in una nuova versione del King Ghidorah a tre teste) che, addirittura, Zilla, suo corrispettivo nel rifacimento made in USA diretto sei anni prima da Roland Emmerich.
Perché, tra omaggi a franchise americani quali Star wars, Matrix e X-Men, le assurdità si sprecano in un’operazione che, incentrata su alieni interessati ad invadere la Terra radiocomandando tutti i kaiju (mostri giapponesi, per intenderci), catapulta in diverse città del globo Rodan, Angilas, King Caesar, Ebirah e Kumonga.
Senza contare apparizioni per Mothra, il piccolo Minilla, il cyborg Gigan e il sottomarino volante Gotengo visto in Atragon.
Prossima fermata: Stati Uniti
Chiaramente, poi, un talento del genere non poteva fare a meno di essere notato dai produttori a stelle e strisce, che nel 2008 gli affidano un Bradley Cooper pre-successo per farglielo dirigere in Prossima fermata: l’inferno, tratto dal racconto Macelleria mobile di mezzanotte di Clive Barker.
Trattasi di un sanguinolento horror riguardante un giovane fotografo alle prese con un serial killer che agisce a bordo della metropolitana e che, in realtà, nutre con le proprie vittime mostruose creature.
Un’esperienza, quella made in USA, destinata a proseguire nel 2018 con il collettivo Nightmare cinema, accanto a Joe Dante, Mick Garris, David Slade e Alejandro Brugués, già preceduto nel 2012 da No one lives, con Luke Evans e una coppia benestante rapita da una banda di assassini durante un viaggio.
Ma non è finita, perché oltreoceano il buon Ryûhei pare sia impegnato nella realizzazione di altri due lavori action: Doorman, interpretato da Katie Holmes e dal bessoniano Jean Reno, e Means to an end.
Downrange, dal 9 agosto in limited edition con booklet in blu-ray e DVD.