Secondo il compositore Pino Donaggio, autore della colonna sonora di Carrie, lo sguardo di Satana, il compito della musica nel cinema è quello di assecondare il film nei momenti dove è necessario, con la finalità di coinvolgere maggiormente lo spettatore.
Questo vale naturalmente per ogni tipologia di film, ma in modo particolare per gli horror, dove il contrappunto musicale deve contribuire a creare un’atmosfera perturbante. In occasione dell’uscita dell’horror dall’anima metal, The Devil’s Candy, nei cinema dal 7 settembre, lasciati condurre alla scoperta delle 10 colonne sonore più spaventose della storia del cinema.
Gli intramontabili
È possibile immaginare Psyco senza la colonna sonora di Bernard Herrmann? Assolutamente no. Il compositore scrisse una partitura memorabile, contraddistinta da suoni acuti e disturbanti che si sposano alla perfezione con le immagini: vedere la scena dell’omicidio nella doccia per credere.
E che dire della colonna sonora di L’esorcista? Se il film è ancora oggi considerato un cult, è anche grazie alla sua angosciante partitura musicale che, sin dalle prime scene, trascina lo spettatore in un’atmosfera inquietante. Chi non ha mai avvertito un brivido lungo la schiena ascoltando il celebre tema Tubular Bells di Mike Oldfield? Paura allo stato puro.
Minimalismo orrorifico
Un altro motivo che ha popolato sicuramente i tuoi incubi è la filastrocca che Mia Farrow intona in Rosemary’s Baby di Roman Polanski. Al musicista polacco Krzysztof Komeda sono bastate poche note e una delicata voce femminile per trasformare un elegante palazzo di New York in un luogo lugubre.
C’è però chi è riuscito a fare paura con molto meno. John Williams ha composto il terrificante main theme di Lo Squalo avvalendosi di due sole note (mi-fa): un motivo che ha turbato intere generazioni di spettatori (e bagnanti!).
Sperimentalismo perturbante
Il rock progressive dei Goblin ha caratterizzato due dei più famosi horror degli anni ’70: Profondo rosso di Dario Argento (musicato in collaborazione con Giorgio Gaslini), e Zombi di George A. Romero. Ma le sperimentali sonorità del gruppo italiano hanno ispirato anche altri compositori: è il caso di John Carpenter, regista e autore della colonna sonora di Halloween.
Ben altro sperimentalismo contraddistingue la colonna sonora di Shining di Stanley Kubrick. Niente rock, ma un tappeto sonoro caratterizzato da una partitura composita che spazia dalla musica classica a quella più contemporanea. Il risultato? Un opprimente labirinto sonoro nel quale è arduo districarsi.
“Piccoli” horror, grandi colonne sonore
Chiudiamo la nostra lista facendo riferimento a due horror contemporanei in cui la musica svolge un ruolo determinante. Nell’horror storico The Witch, la colonna sonora di Mark Korven è contraddistinta da pause angoscianti ed esplosioni sonore che amplificano la cupa atmosfera del film. Richard Vreeland (a.k.a. Disasterpeace) musica invece il paurosamente adrenalinico It Follows con componimenti elettronici che strizzano l’occhio alle sonorità dei film di Carpenter.
Musica e horror: un connubio che può essere terrificante, e di cui potrai godere per l’ennesima volta grazie a The Devil’s Candy, dal 7 settembre nei cinema.