Restare solo in casa
Perché, si sa, è proprio allora che l’assassino decide di colpire: quante volte ci siamo convinti che dietro una porta socchiusa o la tenda del bagno si potesse nascondere il più efferato dei serial killer?
Ed è proprio quando tutto sembra tranquillo che l’incubo può bussare alla tua porta: è quello che succede a Evan Webber (Keanu Reeves), protagonista del terrificante Knock Knock, dove due ragazze sconosciute si presentano alla sua porta di casa. Per poi trascinarlo in una spirale di terrore.
Andare dal dentista
Nessuno impazzisce all’idea di sottoporsi a un intervento odontoiatrico. Ma se avete visto “The dentist” (1996), diretto e prodotto dal geniale Brian Yuzna, potrebbe definitivamente passarvi la voglia.
Un delirante viaggio nel terrore che si trasforma in acuta critica sociale, divenendo ancora più terribile per chi teme il proprio dentista. E quando sentirete il rumore di un trapano, avrete solo voglia di scappare.
Animali feroci
Nei thriller e nei film horror anche l’animale più innocuo può trasformarsi in una fonte di pericolo: parola del maestro Alfred Hitchcock, che nel 1963 girò “Gli uccelli”.
Ma se vi trovate nel cuore della foresta, le cose possono mettersi davvero male: mai sfidare la natura, specialmente se si presenta sotto forma di un orso affamato. I protagonisti di “Backcountry” lo capiranno a loro spese.
Giocattoli e bambole antiche
Impossibile aggirarsi per i mercatini dell’antiquariato e non essere catturati dai loro occhi vitrei. Al cinema anche i giocattoli hanno un’anima, ma non sempre è quella gioiosa dei personaggi di “Toy story”.
Dall’antesignano “Dolls” (1987) di Stuart Gordon fino all’indimenticabile saga di Chucky, passando per l’iconico pupazzo di “Saw-L’enigmista”, le bambole e i giocattoli del cinema horror sono ormai un vero e proprio marchio di fabbrica. Meglio portare i figli al parco, se non volete soprese.
I clown
Tutta colpa di quel genio di Stephen King: il suo terrificante Pennywise, posseduto da “It” (1990), creatura terribile e misteriosa, non si dimentica tanto facilmente. E, a volte, la realtà può essere più crudele della fantasia. Come nel film “Gacy” (2003) di Clive Saunders, basato sulla storia vera del serial killer John Wayne Gacy, meglio noto come “il clown killer”.
In generale, i pagliacci assassini non passano mai di moda: da Capitano Spaulding, presente in “La casa dei 1000 corpi” e “La casa del diavolo” di Rob Zombie, fino al recente “Clown” (2014).
Essere fatti prigionieri (e mangiati vivi)
Cosa c’è di peggio dell’essere catturati da un assassino? Essere catturati da un assassino con inclinazioni al cannibalismo. Genere tutto italiano, il cannibal horror è un filone che non smette mai di terrorizzare: parola di Eli Roth, che con il suo “The green inferno” ha reso omaggio al genere più violento che possiate trovare nella settima arte. Astenersi emofobici e deboli di stomaco.
Paura del buio
Dormire può uccidere. Forse è per questo che molti di noi sono terrorizzati alla sola idea di prendere sonno in una stanza buia. O, più probabilmente, perché temiamo che i nostri incubi più atroci diventino realtà.
E’ quello che succede al protagonista del film “Somnia”, dove il piccolo Cody, interpretato dall’enfant prodige Jacob Tremblay, star di“Room”, viene adottato da Jessie (Kate Bosworth) e Mark (Thomas Jane), segnati dalla prematura scomparsa del figlio.Il bambino nasconde un inconfessabile segreto, che lo porta a essere terrorizzato alla sola idea di addormentarsi. Cosa gli succede quando si abbandona al mondo dei sogni? Per scoprirlo, e tentare di esorcizzare insieme la più antica delle fobie, l’appuntamento dal 22 settembre in home video.