La Settima Arte tedesca è rappresentata soltanto da Werner Herzog, Wim Wenders e Rainer Werner Fassbinder?
Decisamente no, a giudicare da German Angst, lungometraggio di produzione teutonica che, costituito da tre episodi diretti da altrettanti registi, approderà in home video a partire dal 25 ottobre – in DVD e Blu-Ray – nelle curatissime limited edition all’interno della collana Midnight Factory.

In principio fu Nekromantik

Il lungometraggio viene aperto dal segmento Final girl, semplicemente incentrato su una ragazzina in possesso di un porcellino d’India che, all’interno di un’abitazione piuttosto trascurata, si dedica ad una sadica tortura con cesoie ai danni di un individuo legato e imbavagliato al letto. Cosa ha, di particolare, questo breve incubo in fotogrammi? Semplicissimo: il suo autore altro non è che quel Jörg Buttgereit che, grazie al geniale Nekromantik, malato e affascinante mix di romantica poesia e tanto esplicite, quanto disgustose sequenze di necrofilia, finì per trasformarsi nel lontano 1987 nel nome di punta dello splatter germanico, anticipando, in un certo senso, perfino il Lars von Trier meno trattenuto per quanto riguarda dettagli raccapriccianti.
Nome di punta sulla cui scia si aggiunsero, tra gli altri, il decisamente più casereccio Andreas Schnaas, responsabile della splatterissima trilogia Violent shit, e il comunque estremo Olaf Ittenbach, al quale si devono The burning moon e Premutos – Der gefallene Engel. Del resto, come avvenuto nella sua violentissima filmografia comprendente, tra gli altri, Nekromantik 2, Schraam e Der todesking, anche in questo caso non mancano sanguinose decapitazioni ed evirazioni.

Kosakowski: l’arte di uccidere

Con flashback ambientati nel 1943 durante l’Olocausto e protagonista una coppia di giovani ebrei sordomuti che, grazie ad un amuleto probabilmente magico, sembrerebbe riuscire a ribaltare i ruoli di vittime e carnefici nel momento in cui dei naziskin passano all’aggressione, il secondo tassello della trilogia è Make a wish di Michal Kosakowski, autore nel 2006 del cortometraggio Just like the movies e, sei anni dopo, di Zero killed, falso documentario sull’arte di uccidere. Il Michal Kosakowski che è anche produttore dell’intera operazione e che, senza risparmiare crani spaccati, fornisce, in questo caso, una crudissima metafora relativa al potere quale portatore di malvagità nella gente.

Fear and… Désirée

I fan dell’horror da schermo indipendente hanno sicuramente presente chi sia la milanese Désirée Giorgetti, che, stuprata in maniera altamente disturbante in Morituris di Raffaele Picchio, abbiamo visto anche, tra l’altro, in The blind king e Zombie massacre 2. È lei a rientrare nel cast di Alraune, episodio conclusivo che vede alla regia Andreas Marschall, cui, al di là di un’infinità di short, si devono il raffinato Lacrime di Kali e il Masks che è, probabilmente, il miglior omaggio a Suspiria e al Dario Argento delle tre madri. La trama ruota intorno ad un club in cui le persone in cerca di esaltanti esperienze sessuali si trovano ad avere a che fare con le poco rassicuranti conseguenze sovrannaturali dell’entrata in contatto con radici di mandragora.

Vi ricordiamo che le limited edition di German Angst saranno disponibili dal 25 ottobre, sia in DVD che in Blu-Ray.